Il Gruppo di Intervento Giuridico ha lanciato una petizione che, sostenendo la necessità di cambiare l’approvvigionamento di energia rivolgendosi all’uso di fonti rinnovabili invece che all’uso delle risorse esauribili, chiede comunque che la speculazione sulle fonti rinnovabili non vada oltre le effettive necessità.
La produzione non deve necessariamente favorire la speculazione.
L’associazione GrIG lo chiede al Governo affinchè questi arrivi a definire le linee guida di questo sviluppo che, generando economia, produce eccessi che non sono utilizzabili.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri (presidente@pec.governo.it),
al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (segreteria.ministro@pec.mite.gov.it),
al Ministro della Cultura (udcm@pec.cultura.gov.it),
al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (ministro@pec.politicheagricole.gov.it),Gent.mo Sig. Presidente, Gent.mi Sigg.ri Ministri,
i sottoscritti Cittadini,
premesso che
l’Italia, come tutti gli altri Paesi della Terra, deve affrontare la difficile sfida vitale del contrasto al cambiamento climatico e conseguentemente ha la necessità di abbandonare quanto prima le tradizionali fonti fossili di produzione energetica.
Il passaggio alle fonti rinnovabili di produzione energetica non può e non deve trasformarsi in una disastrosa speculazione energetica ai danni dell’ambiente, del paesaggio, dei suoli agricoli, dei contesti economico-sociali locali, della stessa identità storico-culturale di tanti luoghi d’Italia, come purtroppo sta accadendo in questi ultimi tempi.
[…]
RITENGONO
che debba essere lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), metta a bando di gara i siti così individuati al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica e conseguentemente
CHIEDONO
alle SS.VV., nell’ambito delle rispettive competenze (vds. sentenza Corte cost. n. 27/2023), l’adozione di un provvedimento di moratoria nazionale che sospenda qualsiasi autorizzazione per nuovi impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili in attesa della suddetta necessaria pianificazione condivisa.
Leggi e firma la petizione:
https://link.noadweb.net/GRIG